Linea di viaggio:
Land Expeditions / Viaggi con Esperto
Destinazione:
Israele
Durata:
5 Giorni
Prezzo a partire da:
€ 2.350
Partecipanti:
Minimo 10 massimo 16 partecipanti. Disponibile anche in individuale.
Partenze:
Dal 4 dicembre al 8 dicembre
È nelle sue due principali città, vicine l’una all’altra eppure così diverse, che il popolo di Israele esprime al meglio la propria identità e la propria idea di società. Dalle tonalità azzurre del Mediterraneo ai moderni grattacieli che si affacciano sulle spiagge urbane, i mercati, i ristoranti, una sfavillante vita notturna e una vitalità che si sprigiona tra locali, musei, boutique e architettura Bauhaus: tutto questo è Tel - continua -
Partenza da Roma (o da altri aeroporti italiani con supplemento) con volo di linea diretto a Tel Aviv. Dopo il disbrigo delle pratiche doganali, incontro con il nostro corrispondente in loco e trasferimento privato in hotel. Tempo libero a disposizione per un po' di relax prima di cena o per una prima breve passeggiata per la città. Tel Aviv è un centro moderno in continua trasformazione. Qui si mescola il centro economico del paese e la vecchia Jaffa, la parte originaria che ha compiuto nel 2009 il suo primo secolo di vita. Contrasti, architettura moderna ed edifici degli anni ’50 fanno da cornice al suo spazioso lungomare che si estende fino al vecchio porto. Macchine, pedoni, biciclette, motorini invadono le strade a qualsiasi ora del giorno e della notte. Il ritmo di Tel Aviv è un ritmo continuo che si perpetua 24 ore su 24. Qui in ogni momento è possibile mangiare, acquistare generi alimentari, divertirsi, studiare, passeggiare…Tel Aviv non conosce il significato della parola pausa. Abbiamo previsto la cena in uno dei più raffinati ristoranti di Tel Aviv, per iniziare anche un viaggio enogastronomico in un Paese giovane ma che proprio per la sua storia affonda le radici culinarie nelle tradizioni arabe locali sia è influenzata dalle origini europea e americane dei suoi abitanti. Rientro in hotel per il pernottamento.
Prima colazione in hotel e partenza per la zona forse più caratteristica della città. Jaffa, comunemente conosciuta come la parte antica di Tel Aviv, è protagonista di una lenta ed accurata modernizzazione che la rende attraente in ogni ora della giornata. Il Mar Mediterraneo fa sentire la sua presenza con il suo colore e il suo odore, meta preferita di surfisti e sportivi di ogni genere. Percorreremo a ritroso nella storia le tappe di questa città perdendoci tra i vicoli dell’affascinante Jaffa, le sue botteghe, i mercati, le piccole piazze nascoste tra i suoi edifici. Qui ebraico ed arabo si mescolano in un mix senza paragoni che suscita nel visitatore una voglia insaziabile di capire il significato di tutte le insegne, annunci e parole scambiate tra i passanti. Proseguiremo la nostra visita verso uno dei quartieri più esclusivi di Tel Aviv chiamato Neve Zedek. Localizzato nella parte sud occidentale di Tel Aviv, è stato il primo quartiere ad essere costruito fuori dalle antiche mura di Jaffa. Il suo aspetto, negli ultimi anni del 1800, periodo in cui sorse, era molto diverso da quello attuale. Oggi sono protagonisti eleganti edifici colorati segno di una architettura prestigiosa. Da qui arriveremo camminando al colorato Shuka Cermel, il mercato di frutta e verdura più animato della città dove sarete sorpresi dalla varietà di ortaggi, spezie, colori e come in ogni buon mercato il vociare dei venditori nonché le loro migliori offerte della giornata. Siamo nel cuore di Tel Aviv dove le strade più famose di Shenkin, Allenby, Nachalat Benyamin si mescolano. Arriveremo dunque nella strada più prestigiosa di Tel Aviv, Rotchild boulevard, dove tutti desidererebbero avere un piccolo appartamentino. Questo è il centro anche della architettura Bauhaus per cui verrà dato risalto particolare all’architettura. Pranzo in ristorantino tipico. Cena in hotel e pernottamento.
Prima colazione e partenza verso Gerusalemme al mattino. In soli poco più di 60 km ci troveremo in una realtà completamente diversa, l’altra faccia di Israele, la città contesa tra le religioni, il territorio più discusso della Storia, laddove sembra impossibile riuscire a trovare una soluzione che possa mettere d’accordo tutte le parti. Inizieremo la visita dal Monte degli Ulivi che si trova in prossimità dell’ingresso orientale alla città vecchia. Il posto è rilevante sia per le vedute che offre su Gerusalemme, sia per il significato religioso. Il locale cimitero ebraico, pare il più antico in funzione al mondo, è il luogo dove gli ebrei amano essere sepolti perché qui, secondo le loro credenze, Dio inizierà a resuscitare i morti quando giungerà il momento del giudizio universale.
Sul monte e nelle vicinanze si trovano altri luoghi sacri come la Chiesa del Pater Noster e l’Orto di Getsemani con le sue antichissime piante di ulivo. La visita proseguirà verso il Museo Memoriale dell’Olocausto, lo Yad Vashem inaugurato nel 1953 e riconosciuto come centro mondiale per la documentazione, ricerca, educazione e commemorazione dell’olocausto. Il Museo è rilevante sia per la zona in cui è stato costruito, sia per l’architettura che lo caratterizza. È un museo che equivale ad una esperienza storica perché è in grado di suscitare sensazioni molto forti grazie a tutti gli spazi interni ed esterni connessi tra loro tramite il filo sottile della storia. L’ultima tappa di oggi è il mercato di Mahane Yehouda stabilito alla fine del 19° secolo e dove più di 250 venditori offriranno la loro merce che come potete bene immaginare varia dai generi alimentari, ai vestiti, alle spezie. Pranzo in ristorante nei pressi del Museo. Cena in ristorante nei pressi dell’hotel e pernottamento.
Prima colazione. La giornata di oggi sarà dedicata alla visita della Città vecchia, ovvero la Gerusalemme che sorge all’interno delle mura, quel fazzoletto di territorio diviso tra 4 differenti religioni che si incontrano senza mai mescolarsi. La nobile e articolata storia che la tradizione attribuisce a Gerusalemme, “La Città Santa” per eccellenza, inizia nel X secolo prima dell’era cristiana. “La Città di David”, proprio per sua iniziativa assume il ruolo di capitale delle dodici tribù di Israele fino a quel punto divise fra loro. In questa città, David porta “L’Arca dell’Alleanza”, la cassa che conteneva le tavole dei Dieci Comandamenti. A Salomone tocca il compito di costruire il Tempio che dovrà conservare l’Arca.
Seguono divisioni all’interno delle comunità ebraiche tribali, conflittualità con gli assiri, l’arrivo di Nabucodonosor che distrugge il Tempio. Poi i persiani, la ricostruzione del Tempio nel VI secolo a.C. e la presenza dei romani. Sarà la madre di Costantino nel IV secolo d.C. a far iniziare i lavori per la costruzione della Basilica del Santo Sepolcro. Successivamente ancora i persiani e gli arabi con un’influenza musulmana che dura da circa quattordici secoli. Ma non sono neppure mancati i crociati, i mamelucchi, gli ottomani…
Dopo la prima guerra mondiale Gerusalemme viene tolta ai turchi dal generale Allenby e trasformata in provvisoria capitale del protettorato britannico. Al piano che prevedeva la successiva divisione della Palestina in due stati non viene data reale applicazione, e Gerusalemme da quel momento è elemento di contenzioso tra la comunità araba e quella israeliana.
Per dovere di cronaca, e per arricchire ulteriormente la ricca e complessa realtà di questa città ricordiamo che Gerusalemme, pur essendo la capitale riconosciuta dagli israeliani e rivendicata dai palestinesi, continua ad essere anche da questo punto di vista centro di controversie. Infatti, il suo status di capitale non è un fatto acclarato dalla comunità internazionale, tanto è vero che quasi tutti i Paesi del mondo mantengono le loro rappresentanze diplomatiche a Tel Aviv, nonostante gli Stati Uniti, nel 2018, abbiano deciso di trasferire la propria a Gerusalemme. Questo è il quadro generale che fa di tale città un luogo certamente particolare. Si stende in una vasta area collinare, ed i suoi luoghi di interesse storico religioso e turistico sono concentrati nella città vecchia, ad esclusione di Ein Karen che si trova ai margini della capitale nella zona est.
Il centro storico, “la città vecchia” è una sorta di quadrilatero irregolare che vede a nord il quartiere islamico, ad est la spianata della moschea, a sud est troviamo la zona ebraica, a sud ovest quella armena ed a ovest l’area cristiana. Il monte Zion (Sion) e il Monte degli Ulivi stanno poco fuori del centro storico, il primo sul lato meridionale ed il secondo su quello orientale.
Le mura che circondano il centro sono del XVI secolo e la Porta di Damasco, una delle più note, introduce alla parte nord, quella palestinese. Varcata la porta ci si trova immersi in una realtà che dichiara subito la sua appartenenza al mondo arabo-islamico.
La Porta Santo Stefano o dei Leoni (vi sono due felini scolpiti ai lati del passaggio), è l’accesso orientale per chi provenga dal Monte degli Ulivi.
Dopo il suo ingresso, a sinistra, si trova il Monte del Tempio che comprende la Cupola della Roccia e la Moschea di Al-Aqsa. Il luogo è davvero ritenuto assai sacro dagli islamici perché per loro rappresenta il terzo sito religioso più importante al mondo.
L’area lastricata, nota come “la spianata”, è vasta e al proprio centro ospita la Cupola della Roccia. E’ stata realizzata nel VII secolo su una superficie contesa con vigore dagli islamici e dagli ebrei. Qui la tradizione vuole che Abramo stesse per sacrificare il figlio Isacco a Dio. Da qui il Profeta ascese in cielo, e il punto esatto sarebbe proprio dove ora sta la “cupola d’oro”.
Ma il luogo è importante anche perché qui opereranno le bilance che il giorno del Giudizio Universale peseranno pregi e difetti delle anime per decidere dove dovranno essere indirizzate per trascorrere l’eternità. La cupola è certo una delle immagini più ricorrenti di Gerusalemme, nonostante il suo splendore dorato non sia più il risultato della presenza di uno strato d’oro ma di metallo anodizzato.
La moschea Al-Aqsa è di grandi dimensioni, contiene sino a 5000 fedeli, quello che si vede oggi è il risultato di successive aggiunte e rifacimenti, e la parte iniziale risale al VII secolo.
La spianata è davvero ritenuta imprescindibile anche per gli ebrei perché secondo la loro tradizione qui venne eretto il Primo Tempio che conteneva l’Arca dell’Alleanza, ed in questo luogo secondo il Talmud furono creati il mondo e il primo uomo.
Ad un tiro di sasso (l’espressione non è puramente casuale), si trova il Muro Occidentale, più noto come Muro del Pianto. Di fatto si tratta di una semplice opera di sostegno ad una parte della spianata, quella occidentale appunto, dove sorgeva il Tempio. Dopo la distruzione anche del Secondo Tempio gli ebrei presero l’abitudine di recarsi in prossimità del muro proprio per pregare e piangere la perdita del Tempio. Da qui il nome che ancora oggi indica questo manufatto.
Da notare che l’accesso al muro, normalmente, è possibile in ogni ora del giorno e della notte tutti i giorni dell’anno.
Nel quartiere cristiano si vive un’atmosfera di partecipazione religiosa legata alla presenza della Basilica del Santo Sepolcro. Ciò, però, non riesce ad evitare la convivenza con altri aspetti di vita quotidiana più laici, profani ed irriverenti, che sembrerebbero contrastare la santità del luogo a beneficio di più umani interessi sempre presenti, da Lourdes a Pietrelcina, dove anche il sacro può essere oggetto di benefici commerciali. Ne sono un segno le diverse attività connesse con la vendita di oggettistica legata alla tradizione e alla passione di Cristo, come i crocifissi fosforescenti o le corone di spine che “acquistate a coppia danno diritto ad uno sconto del 25%”. (Così recitava un cartello in evidenza accanto ad una catasta di corone spinose all’ingresso di un negozio nella “Via Dolorosa”). Pranzo durante le visite.
Pellegrini, bancarelle, strutture religiose, turisti, presenza di circa due decine di ritualità cristiane che fanno capo ad altrettanti filoni di culto…Al centro di tutto ciò sta l’interesse e gli interessi che ruotano attorno alla Basilica del Santo Sepolcro. Qui la tradizione vuole si trovi il luogo in cui Cristo sia stato crocifisso, sepolto e sia poi risorto. L’importanza della basilica non sta tanto, quindi, nel suo valore artistico architettonico monumentale, peraltro non di estrema rilevanza, ma nel significato che il mondo cristiano nella sua generalità attribuisce a questo complesso di edifici, spesso teatro anche di lotte intestine al mondo clericale per la sua gestione. Tanto è vero che per evitare diatribe tra le svariate confessioni cristiane che si contendono l’attribuzione della proprietà della gestione e anche degli aspetti legati all’operatività quotidiana, da tempo il possesso delle chiavi e il compito di apertura della basilica è affidata ad una famiglia musulmana che riscuote la fiducia della comunità cristiana.
L’aspetto architettonico attuale del complesso si deve ad una serie di interventi successivi iniziati dal IV secolo quando Elena, madre di Costantino, promosse degli scavi nella zona in cui era presente un tempio pagano. I reperti portati alla luce le diedero certezza circa la supposizione che quello fosse il luogo del calvario di Cristo.
La basilica oggi comprende un convento francescano, sacrestia, portici, il carcere di Gesù, varie cappelle, tombe, alcune stazioni della Via Crucis…
Il luogo è sempre affollato e il clima non è sempre quello che ci si aspetterebbe vista la portata degli eventi che qui si sarebbero svolti, ma ciò non toglie nulla alla venerabilità ed emozioni che i credenti possono recepirvi. Rientro in hotel per un po' di relax, prima di riuscire per cena: condizioni metereologiche permettendo, assisteremo al meraviglioso spettacolo di luci alla Torre di Davide, un’antica cittadella situata vicino alla Porta di Giaffa, uno degli ingressi alla città vecchia di Gerusalemme. L’ultima cena del viaggio l’abbiamo nuovamente prevista in un ristorante particolarmente rinomato per la qualità e la raffinatezza dei suoi piatti. Rientro in hotel e pernottamento.
Prima colazione e mattinata a disposizione per le ultime visite individuali e lo shopping. Rivedere nuovamente ciò che più ha colpito o semplicemente avere tempo per perdersi all’interno della città vecchia è non meno importante delle visite dei giorni precedenti. Pranzo libero. Trasferimento in aeroporto e partenza con volo di rientro in Italia. Arrivo in serata e fine dei servizi.
Dal 4 dicembre 2019 al 8 dicembre 2019
Viaggio breve focalizzato culturalmente sulle due citta' simbolo di israele
Esperto Mama Tours
Due cene in raffinati ristoranti selezionati
DOCUMENTI DI INGRESSO Passaporto: Necessario con validità di almeno sei mesi dalla data di ingresso. La presenza di timbri o visti di alcuni Paesi arabi o islamici o considerati sensibili sul passaporto non costituisce, di per sé, motivo di respingimento alla frontiera israeliana ma può rappresentare un pregiudizio sfavorevole per la Polizia di frontiera, che può sottoporre il viaggiatore a lunghi ed approfonditi controlli con esito imprevedibile. Visto d’ingresso: Non richiesto - CONTINUA -