Linea di viaggio:
Heritage
Destinazione:
Birmania
Durata:
13 Giorni
Prezzo a partire da:
€ 4.250
Partecipanti:
Minimo 10 massimo 16 partecipanti
Partenze:
Dal 26 dicembre al 7 gennaio
Le noci di cocco appese sul tetto e il longyi, la tradizionale gonna a cilindro indossata da uomini e donne. I monaci che ogni mattina attendono, con la ciotola in mano, le offerte dei fedeli e i pescatori che remano con i piedi. Le palafitte e gli orti galleggianti, i pinnacoli luccicanti in cima alle pagode e il legno intagliato. E ancora, lo cheroot, il grosso sigaro che pende spesso dalla bocca delle anziane. E il raro e costosissimo tessuto “bava di loto”. Il Myanmar, che molti - continua -
Partenza da Milano Malpensa con volo di linea per Yangon. Pasti e pernottamento a bordo.
Proseguimento con volo da Dubai per Yangon con arrivo nel pomeriggio. Dopo le formalità di frontiera trasferimento in hotel.
Yangon è lo specchio della coinvolgente e contraddittoria realtà del Paese. Vi convivono il quartiere cinese, quello indiano e la Grande Moschea della zona musulmana, gli edifici coloniali e le antiche architetture religiose, gli ampi viali paralleli previsti dagli inglesi nel periodo dell’occupazione, i laghi, il fiume, i mercati, il verde, gli stupa che scintillano anche se non c’è il sole.
Cena e pernottamento in hotel.
N.B. In Birmania, periodicamente, le pagode, specie quelle dorate, sono sottoposte a restauro. Questi lavori, previsti ogni cinque anni, possono renderla poco visibile per la presenza di impalcature di bambù. Il resto del complesso è però fruibile, e gli stessi lavori sulla pagoda più alta potranno essere motivo di ulteriore interesse per i visitatori. Si tratta di un impegno che vede coinvolti molti birmani. Diffusissima è la pratica di offrire gratuitamente la propria opera, perché concorrere al buon mantenimento e restauro dei luoghi sacri costituisce motivo per acquisire meriti, ampiamente riconosciuti dal Buddhismo. Per questo, proprio perché si tratta di un lavoro meritorio, lo scopo principale non è quello di "fare in fretta", ma di mettere la massima cura nella migliore riuscita dell'impresa, per la quale potrebbe essere necessario un tempo ancora più lungo di quello preventivato.
Giornata dedicata alla scoperta della città di Yangon.
Per chi lo desidera, il mattino presto, sarà possibile partecipare al rituale quotidiano della donazione per l’elemosina che avviene ovunque nel paese. In un quartiere residenziale di Yangon o Mandalay o Nyaung Shwe è possibile osservare, con discrezione, la cerimonia tradizionale. Al suono del gong, i monaci nelle loro vesti bordeaux si mettono in fila con in mano la ciotola per l’elemosina, questo rituale porta meriti ai laici che prendono parte alla cerimonia quotidiana dando ai monaci riso e curry.
Potremo successivamente dedicare una passeggiata per visitare il mercato Bogyoke, più conosciuto come “Scott market”, nelle cui bancarelle si possono trovare molti oggetti di artigianato locale e altro ancora.
Il Museo Nazionale, recentemente rinnovato è interessante per il Trono Reale e gli oggetti cerimoniali appartenuti all’ultima corte birmana prima del dominio inglese. Visiteremo la dorata Shwedagon Pagoda, simbolo del Myanmar che veglia sulla città col suo pinnacolo ricco di migliaia di diamanti, rubini e zaffiri. Qui una variopinta folla di fedeli si aggira a piedi nudi in senso orario, secondo le regole del Theravada, fra centinaia di Buddha seduti, reclinati, in piedi, con le mani in diverse posizioni, ognuna delle quali con il suo preciso significato. Intere famiglie di fedeli seduti con grande dignità sul pavimento di uno dei tanti tempietti che fanno da corona al grande stupa dorato pregano, meditano, riposano. Senza dubbio la pagoda Shwedagon offre una delle più forti emozioni di un viaggio in Birmania!
Dopo il tramonto si potrà andare verso Mahabandoola per assistere ad un cambiamento repentino di scenario. Il vibrante mercato notturno è circondato da eleganti edifici coloniali segnati dal tempo.
Pranzo e cena in ristoranti locali. Pernottamento in hotel.
Trasferimento in aeroporto e volo per Heho da dove proseguiremo per il villaggio di Nyaung Shwe, all’ingresso del Lago Inle tra alture con risaie a secco e villaggi montani. Arrivati al molo, saliremo a bordo di piroghe a motore (4/5 persone) e navigheremo sulle acque del lago che si trova a circa 900 metri sopra il livello del mare. Orti e mercati galleggianti, abitazioni su palafitte, pescatori che remano con i piedi per disporre delle mani libere, pagode, monasteri, laboratori per la seta, fanno da contorno alla permanenza nell’area del lago. Gli “Intha” popolano le rive e la superficie lacustre. Vivono su palafitte collegate da passerelle, coltivano orti sospesi in acqua ed i pescatori usano atleticamente enormi nasse. Ci troviamo sempre nella regione Shan, una tra le aree meno integrate del Myanmar, con i commerci d’oppio e la gelosa conservazione d’autonomia culturale. Ma i locali sono ospitali, lavorano gli orti galleggianti realizzati intrecciando piante acquatiche, ancorate sul fondo con canne di bambù riempite di fango. Vendono prodotti agricoli ed articoli d’artigianato su piccole imbarcazioni.
Visita del monastero Hpe Nga Chaung che ospita una vasta gamma di Buddha Shan. Nel passato il monastero era conosciuto per i suoi “gatti salterini” anche se ormai si trovano solamente alcuni gatti che vivono introno al monastero e non saltano più.
Proseguimento per la Pagoda Phandawoo, famosa per essere collocata al centro del lago. Contiene cinque statue sacre di Buddha ricoperte d’oro. Scopriremo l’artigianato del lago Inle visitando il villaggio di Inpawkhone, conosciuto in tutto il paese per i suoi negozi di seta, per la lavorazione della bava dei fiori di loto con la quale si possono confezionare sciarpe e capi d’abbigliamento e per la fabbrica di sigari.
Pranzo e cena in ristorante. Pernottamento in hotel.
Percorriamo in canoe a motore la ragnatela di canali nell’incanto di un paesaggio oltraggiosamente pittoresco fra coltivazioni galleggianti e grovigli di giacinti d’acqua. Visiteremo il mercato del lago (tutti i giorni eccetto quelli di luna nuova e luna piena) che si svolge ogni cinque giorni in uno dei villaggi attorno al lago. Ogni giorno gli abitanti del lago si recano nel luogo dove si svolge il mercato per vendere e scambiare prodotti di ogni genere.
Riprendiamo le nostre piccole imbarcazioni per raggiungere il villaggio di Inn Thein. Attraverso una sorta di infinito porticato che ripara dal sole centinaia di bancarelle, si arriva al sito archeologico Shwe Inn Thein. È un posto davvero particolare, abbandonato agli elementi naturali che ne accentuano i tratti antichi e selvaggi. Vi sono decine e decine di piccoli stupa e templi spesso assaliti da erbe ed arbusti che ne mettono fortemente a rischio stabilità ed esistenza, ma ne rendono ancora più interessante la visione.
Pranzo in ristorante, cena e pernottamento in hotel.
Via terra si ritorna ad Heho per prendere il volo per Mandalay, l’ultima capitale reale birmana prima dell’avvento dell’impero coloniale britannico ed oggi la seconda città più popolosa dopo Yangon.
Attraversiamo il ponte che attraversa il fiume Irrawaddy per raggiungere Sagaing che è conosciuta come centro religioso, con i suoi 600 monasteri e pagode e vi vivono circa tremila monaci e sono presenti nel luogo almeno centro centri di meditazione. Qui si visiteranno la pagoda di Swan Oo Pn Nya Shin, la pagoda U Min Thone Sae Poi e la pagoda Swe Taung Oo Maw. Continuiamo poi verso il mercato di Sagaing, poco frequentato dai turisti.
Proseguiamo poi verso Ava che fu la capitale dal XIV al XVIII secolo. Per raggiungerla si attraversa il fiume con un traghetto e poi con un calesse si arriva al monastero di legno di Bagaya, noto per le sue fantastiche sculture in legno. Nelle vicinanze si trova anche la Torre di Nanmynt, chiamata anche “Torre pendente d’Ava”, ciò che rimane del palazzo e del monastero di Maha Aungmye Bonzan.
La nostra prossima tappa è Amarapura, penultima capitale reale del Myanmar. Amarapura significa “città dell’immortalità”, anche se il suo periodo come capitale fu relativamente breve. Inizieremo la nostra visita con il monastero di Mahagandayon, dove vivono mille giovani monaci. Poi proseguiremo verso il leggendario ponte U Bein, il più lungo ponte in legno di teak del mondo, costruito nel 1728. Al tramonto i raggi di sole illuminano il villaggio circostante. Al termine delle visite, rientro a Mandalay.
Pranzo in ristorante. Cena di capodanno e pernottamento in hotel.
Dopo la colazione, raggiungiamo Mingun a bordo di una barca privata che percorrerà il fiume Irrawaddy (circa 1 ora). Scopriremo l’atmosfera di Mingun partendo dalla famosa Pagoda di Mingun che avrebbe potuto essere il tempio più grande del mondo se il re Bodawpaya non fosse morto prima della fine dei lavori. La costruzione di questo enorme edificio di mattoni si fermò dopo che un indovino predisse la morte del re prima della sua fine. Colpito da un terremoto nel 1800, il monumento fu parzialmente ridotto in uno stato di rovina.
Non lontano dalla pagoda si trova la famosa campana di Mingun che pesa 90 tonnelate e sembra essere la più grande campana ancora funzionante al mondo.
La nostra visita continua con la pagoda di Hsinbyume Paya con il suo strano stupa circondato da molte leggende. Si dice che sia una rappresentazione della Pagoda Sulemani che, secondo l’astrologia buddhista, si trova sul monte Meru (la montagna situata al centro dell’universo). Fu costruita nel 1816 dal nipote e successore di Bagydaw Bodawpaya in memoria della sua prima sposa, la principessa Hsinbume. Prima di tornare alla barca avremo l’opportunità di visitare i piccoli quartieri di Mingun ricchi di negozi e artigiani.
Nel pomeriggio continuiamo le nostre visite con la pagoda Mahamuni con il suo venerabile Buddha, interamente ricoperto di foglie d’oro portate dai fedeli nel corso dei secoli (alle donne non è permesso di avvicinarsi alla statua).
Visiteremo poi il monastero Shwenandaw, il “monastero d’oro”, l’ultima struttura rimasta del complesso del Palazzo Reale, dopo il XIX secolo e celebre per le sue notevoli sculture in legno.
Non può mancare una puntata alla pagoda di Kuthodaw. Con la sua gigantesca collezione di 729 stele di alabastro che riportano il Tripitaka, il canone buddhista.
A sud della collina di Mandalay si erge la pagoda Kyauktawgyi conosciuta per la sua grande statua in marmo. Potremo ammirare infatti il gigantesco Buddha intagliato in un unico blocco di marmo che si dice sia stato trasportato da 10.000 uomini dalla riva del fiume fino a dove si trova oggi.
Nel tardo pomeriggio, appuntamento sulla collina di Mandalay che si trova a 240 metri sopra il livello della città, offrendo un panorama a 360°.
Pranzo e cena in ristorante. Pernottamento in hotel.
Prima colazione e trasferimento all’imbarcadero da dove, a bordo di una barca privata, si proseguirà per Yandabo, un piccolo centro che si stende lungo il fiume, sul percorso tra Mandalay e Bagan.
Camminando, spesso nell’apparente indifferenza dei locali (non certo disinteresse), saremo attratti da scene di quotidianità, case, scuola, monastero e dalle tecniche di lavorazione nei laboratori artigianali del posto. Qui sono specializzati nella produzione di vasi, di dimensioni certo inferiori a quelle che noteremo a Kyauk Myaung. Yandabo è famosa perché vi fu firmato il primo trattato di pace anglo-birmano nel 1826.
Nel pomeriggio con una piccola barca di legno, attraverseremo il fiume per raggiungere il villaggio di Pan Nyo, sull’altra sponda. Dopo una passeggiata per visitare il villaggio potremo tornare al fiume per godere il tramonto.
La sistemazione è prevista presso un piccolo e nuovo resort di nome “Yandabo Home”. È un piccolo resort di 12 camere dotato di molto fascino che si affaccia sul fiume.
Pranzo, cena e pernottamento al resort.
Mattina dedicata all’esplorazione del villaggio di Yandabo, famoso per la produzione di ceramiche ad uso locale. Percorreremo un sentiero sabbioso che si snoda lungo le botteghe delle famiglie del villaggio dove vengono prodotte ogni giorno centinaia di ceramiche seguendo le tecniche tradizionali acquisite di generazione in generazione.
Tutte le famiglie lavorano le ceramiche e condividono le loro tecniche e i loro attrezzi e consegnano tutti i giorni centinaia di ceramiche che sono trasportate successivamente nei maggiori centri portuali di tutto il paese.
Dopo la visita del villaggio, proseguiamo per Bagan, una delle grandi meraviglie
dell’Asia, uno di quei siti che restano indimenticabili.
Più di 2000 templi, risalenti al X e XIII secolo, sparsi in un orizzonte immenso, in un paesaggio che cambia colore ad ogni ora del giorno. È un vero shock artistico, ma anche spirituale, per l’incredibile magia che il luogo ispira. Ovunque si guardi si ammirano rovine di tutte le dimensioni nella pianura ocra, rossa e verde: templi grandi e gloriosi come quelli di Ananda, Shwezigon e Dhamayangyi e pagode piccole e solitarie in mezzo ai campi. Una giornata dedicata alle visite dei templi dell’area archeologica: la più impressionante città morta della religione che vi sia al mondo. Quanto possiamo vedere oggi corrisponde grosso modo alla metà degli edifici religiosi innalzati nel brevissimo periodo di fortuna della città (dal 1000 al 1200), cui andrebbero aggiunti poi tutti i monasteri e le abitazioni in legno, naturalmente andati distrutti, compreso il palazzo reale, necessari ad ospitare una popolazione che contava allora un milione di abitanti. Il tramonto sulla sommità di una pagoda per ammirare la piana disseminata di rovine e bagnata dall’Irrawaddy è uno scenario che difficilmente si può dimenticare.
In serata parteciperemo alla Cerimonia delle lampade ad olio nella pagoda di Lawkananda. Accenderemo una fila di mille lampade ad olio intorno alla pagoda. Probabilmente alcuni locali si aggiungeranno a noi: per loro questa cerimonia significa l’illuminazione degli insegnamenti del Buddha e, dal momento che Bagan è il luogo più santo della Birmania, si tratta del posto migliore in cui svolgere questa cerimonia. Il risultato sarà un luminoso fiume di lampade sfavillanti ed un momento magico da non perdere.
Pranzo e cena in ristorante, pernottamento in hotel.
Due intere giornate dedicate al sito archeologico di Bagan comprendente tra l’altro il Tempio Sulamani, il Tempio Mgagayon.
Dopo la colazione, visita al vivace mercato di Nyaung Oo, dove gli abitanti locali si recano ogni giorno per vendere prodotti freschi e di latro genere.
Oggi gusteremo un saporito pranzo immersi nell’atmosfera placida di un monastero. Ci lasceremo alle spalle il sentiero battuto per raggiungere un remoto villaggio dove potremo godere di una piacevole passeggiata tra campi di sesamo ed arachidi fino a raggiungere un monastero fuori dalle rotte battute dal turismo di massa. Se arriveremo in tempo per l’unico pasto della giornata dei monaci, potremo assistere a questo rituale fondamentale nella vita quotidiana di ogni monaco. Potremo così avere l’occasione di interagire con alcuni di loro, prima che giunga il nostro turno di metterci a tavola per gustare un pranzo a base di piatti tradizionali. La tavola sarà imbandita nel cortile del monastero, per permetterci di godere dell’atmosfera rilassata e stimolante che si respira in questo luogo.
Dopo il pranzo potremo cominciare a scoprire la Vecchia Bagan visitando la famosa pagoda Shwezigon costruita agli inizi dell’XI secolo dal re Anawratha. In seguito, raggiungeremo un piccolo villaggio percorrendo strade polverose fra vicoli ombrosi, templi e monasteri, per scoprire lo stile di vita degli abitanti di Bagan. Continueremo con la scoperta di piccoli monumenti meno conosciuti e lontani dalle folle di turisti.
Visiteremo una bottega di lacche per scoprire le tradizionali tecniche di produzione di uno dei mestieri fra i più popolari della regione.
La nostra giornata prosegue con la scoperta del tempio di Ananda considerato come il gioiello di Bagan. Costruito in stile Mon, il tempio ospita due statue di Buddha che hanno come particolarità quella di cambiare aspetto secondo come le si guarda.
Al volgere del tramonto ci recheremo a visitare altri due templi famosi: Thatbyinnyu, il più alto di Bagan, il gigantesco Dhammayangyi, noto per la sua costruzione in mattoni e l’impressionante Htilomimlo.
Cena e pernottamento in hotel.
Nella seconda giornata visiteremo due piccoli templi: Manuha, uno dei più antichi della zona, costruito nell’XI secolo dal re Manuha e Nian Paya, entrambi famosi per le loro statue di Buddha. I templi sono caratterizzati bellissimi affreschi. La tappa successiva è uno stupa sacro che contiene delle reliquie dentro le sue mura. Qui potremo ammirare le iscrizioni del XII secolo scritte in Pirmano, Pali, Pyu e Mon che danno il nome di “Stele di rosetta del Myanmar”.
Non possiamo perderci la visita del monastero Kyat Kan Cave, centro di meditazione molto importante.
Attorno a Bagan sorgono diversi villaggi dediti all’agricoltura. Tempo e voglia permettendo, potremo andare al villaggio di Myinkaba che avremo la possibilità di visitare.
Pranzo al ristorante. Cena e pernottamento in hotel.
Un’esperienza indimenticabile e che sarà possibile effettuare il primo giorno è il sorvolo della piana di Bagan in mongolfiera (facoltativo e soggetto alle condizioni meteorologiche). Il sorvolo sulla distesa di Bagan dura circa 40/50 minuti. Si potrà ammirare al sorgere del sole dal fiume Irrawaddy e gli stupa che costellano l’ampia piana. Consigliamo di effettuare la prenotazione dall’Italia perché i posti disponibili sono limitati. In caso di cancellazione all’ultimo minuto a causa del maltempo, l’intero pagamento sarà rimborsato.
Tenendo in considerazione l’orario del volo per Yangon, si potrà dedicare ancora qualche momento alla scoperta di questo meraviglioso sito oppure ci si dovrà recare in aeroporto dopo la colazione.
La pagoda Sule situata al centro di Yangon. La struttura risale a più di duemila anni fa ed è un simbolo molto importante per la città. A Mahanbandola Street si trova la Chiesa Imanuel Battista costruita nel 1830 e le piccole strade attorno ad essa sono piene di mercati e bancarelle di alimenti. Potremo ammirare gli edifici della Corte Suprema, dell’Inland Water Transport e della sede della Myanma Port Authority prima di arrivare sulla Strand Street, dove sorge il famoso hotel in stile coloniale. Continuando sulla stessa strada troviamo la Dogana e il Palazzo di Giustizia, un imponente edificio colonnato.
Pranzo in ristorante locale.
Cena libera e camere a disposizione in Hotel. Nella tarda serata, trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo di linea notturno per Dubai.
Pernottamento a bordo.
Arrivo a Dubai e cambio aeromobile per prendere il volo diretto a Milano Malpensa, dove l’arrivo è previsto nel primo pomeriggio.
Dal 26 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020
Ad accompagnare il gruppo c’è un Esperto Mama Tours
Durante il tour si raggiunge il villaggio di Yandabo a bordo di una barca privata, lungo il fiume Irawwady
L’IMPEGNO PER UN TURISMO SOSTENIBILEPromuoviamo lo sviluppo di una coscienza sostenibile da sempre.Da molto prima che la parola sostenibilità diventasse tendenza. Favorire un turismo che non consuma, sfiora e valorizza ciò che incontra. Visitare i luoghi cercando di lasciare tracce minime del proprio passaggio sono tra i primi punti della nostra “Carta Etica del Viaggio e del Viaggiatore”, documento redatto nel 2006 e consegnato a tutti i viaggiatori prima della partenza, in cui si - CONTINUA -