CAPODANNO IN PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40

ProfiloItinerarioEspertiApprofondimentiLinea di viaggioLand Expeditions Viaggi con EspertoDestinazioneArgentina CileDurata18 GiorniPrezzo a partire da 5.600PartecipantiMinimo 8 massimo 12 partecipantiPartenze2019Dal 21 dicembre al 7 gennaioUn viaggio on the road nel Cono Sur, quella parte dellAmerica del Sud che sta sotto il Tropico del Capricorno. Tra Argentina e Cile, lungo due strade leggendarie la Carretera Austral e la Ruta 40. Per visitare i pi bei parchi nazionali e vedere il contrasto tra le immense steppe argentine e le verdi foreste cilene. Grandi classici, ma anche alcune sorprese il Parco Nazionale Queulat e il Parco Torres del Paine, in Cile il Parco Nazionale Los Alerces e il Parco - continua -GIORNO 1Partenza dallItalia con volo di linea per Buenos Aires. Pernottamento a bordoPartenza da Roma per Buenos Aires con volo di linea Aerolineas Argentinas. Cena e pernottamento a bordo.GIORNO 2Buenos Aires, la capitale pi elegante del Sud America, con le sue vie acciottolate, i caff vecchio stile, larchitettura un po decadente e le case di lamiera ondulata dipinte con colori vivaci del CaminitoArrivo al mattino presto nella capitale argentina, accoglienza da parte della nostra guida, e trasferimento allHotel NH Lancaster 4 stanza immediatamente disponibile. Tempo a disposizione per rilassarsi dopo il lungo volo.Pranzo libero. Il pomeriggio dedicato al tour panoramico della citt, con sosta ai luoghi di maggior interesse la partenza per la visita prevista dallhotel alle 14.00 tuttavia lorario soggetto a riconferma sul posto. Diamo uno sguardo dinsieme alla capitale, senza pretendere di conoscerla a fondo o fare visite approfondite, in quanto il nostro soggiorno molto breve.Buenos Aires fu fondata per la prima volta nel 1536, quando vi giunse lesploratore spagnolo Pedro de Mendoza con i suoi battelli e stabil un accampamento lungo il Rio de la Plata. Nel 1580 lesploratore spagnolo Juan de Garay fond una seconda e definitiva volta la citt col nome di Ciudad de la Santsima Trinidad y Puerto de Nuestra Seora de los Buenos Aires. La citt fu battezzata con questo nome in onore della Madonna di Bonaria di Cagliari, in Sardegna. Dalla sua fondazione fino al 1700 Buenos Aires sub diversi attacchi da parte di pirati inglesi, francesi e danesi. Progressivamente acquis maggior prestigio allinterno dellAmerica spagnola tanto da diventare, nel 1776, capitale del Vicereame del Rio de la Plata.Nel 1800 gli inglesi tentarono di impadronirsi ripetutamente della citt, ma senza successo. Buenos Aires cambia completamente nella seconda met del XIX secolo con larrivo di una massiccia immigrazione, soprattutto spagnola e italiana, ma anche tedesca, polacca, russa e mediorientale, favorita dalle condizioni economiche precarie in Europa e dalle politiche del governo argentino, volte a favorire lingresso di nuova manodopera.Limmigrazione italiana fu la prima ad arrivare in modo massiccio. Nel 1887 gli italiani costituivano il 60 dellimmigrazione totale, per poi ridursi percentualmente con laumentare della immigrazione spagnola.Sul fronte interno, lo sviluppo del grande porto di Buenos Aires e il predominio economico corrispondente hanno provocato un periodo di scontri civili. La separazione definitiva tra la citt di Buenos Aires e la provincia avvenuta nel 1880, quando la citt stata dichiarata capitale federale della nazione.Il XX secolo ha visto il consolidarsi dellimmigrazione europea che, con la seconda e la terza generazione, fa ormai parte della classe dirigente. Buenos Aires cresce con le caratteristiche di una grande metropoli. La seconda immigrazione, verificatasi nella seconda met del secolo, vede arrivare sulla scena argentina persone provenienti da altri paesi del Sud America e dellAsia. Laccoglienza sociale di queste nuove minoranze etniche per diversa e le comunit in questione faticano a inserirsi nel tessuto sociale argentino.Oggi attorno alla citt gravita quasi la met della popolazione argentina. Larea metropolitana di Buenos Aires conta infatti circa 14 milioni di abitanti ed la seconda pi grande metropoli dellemisfero sud dopo San Paolo in Brasile.Il centro della citt Plaza de Mayo, nucleo dellinsediamento originale, risalente al 1580, dove si trovano la Casa Rosada il Palazzo Presidenziale, la Cattedrale Metropolitana e il Museo del Cabildo si visitano esternamente. LAvenida Florida, collega Plaza de Mayo con Plaza Jose de San Martin ed una delle passeggiate pi popolari essendo completamente pedonabile, piena di negozi e di ristoranti.Plaza Jose de San Martin il cuore verde di Buenos Aires. Vi si trovano, oltre a bei palazzi, il monumento al generale San Martin, che realizz lindipendenza argentina e successivamente combatt per quelle del Per e del Cile. Nelladiacente piazza si innalza la Torre Monumentale o degli Inglesi, chiamata cos perch donata dai britannici nel 1909 in occasione del centenario della Rivoluzione di Maggio.Lobelisco, uno dei monumenti principali della capitale, sorge nella Plaza de la Repblica, allintersezione fra Avenida Corrientes e Avenida 9 de Julio e fu costruito per festeggiare il quarto centenario della fondazione della citt. Qui si riuniscono tutte le linee della metropolitana cittadina. Poco distante, sullAvenida 9 de Julio larteria pi larga di Buenos Aires, con il traffico che ne consegue, si pu osservare lelegante e monumentale facciata del Teatro Coln, che occupa un intero isolato.San Telmo il quartiere pi antico di Buenos Aires, facilmente raggiungibile a piedi da Plaza de Mayo percorrendo lAvenida Defensa. E caratterizzato da vie strette, strade acciottolate, bassi edifici in stile coloniale e innumerevoli negozi di antiquariato che gli conferiscono un fascino un po retr. Alla fine del XIX secolo, a causa dellepidemia di febbre gialla che colp la citt, i membri pi abbienti della societ si trasferirono nel vicino quartiere della Recoleta ancora oggi importante quartiere residenziale di classe, e a San Telmo le antiche ville conventillos furono convertite in case popolari per i pi disagiati. Oggi il quartiere attira sempre pi artisti, bohemien, giovani studenti, rendendolo un luogo caratteristico. Proseguendo lungo la Avenida Defensa si lascia alle spalle San Telmo e si entra nel vivace e popolare quartiere della Boca, cos chiamato perch nato intorno al porto ormai non pi attivo, che si trova allimboccatura boca della confluenza del Riachuelo con il Rio de la Plata.Il cuore della Boca il Caminito, con le sue caratteristiche case colorate. La zona si svilupp soprattutto grazie agli immigranti genovesi che gli conferirono laspetto attuale. Le case venivano intatti dipinte con le rimanenze di vernice usata per le chiatte da trasporto merci che transitavano nel Riachuelo e negli anni questo diventato un motivo di attrazione per i turisti.Ristoranti con tavoli allaperto, spettacoli di tango in strada e negozietti vari completano il vivace quadretto. La Boca anche la sede di una delle squadre di calcio pi famose al mondo, il Boca Juniors, e dello celebre stadio La Bombonera, Al termine del tour panoramico rientro in hotel.Cena libera e pernottamento.GIORNO 3Volo per Trelew e visita alla pinguinera di Punta Tombo, la pi grande colonia di pinguini di Magellano del mondoSveglia presto al mattino e trasferimento in aeroporto per il volo di linea per Trelew orario soggetto a riconferma in loco, dal gallese tre, che significa villaggio e lew, diminutivo di Lewis, fondatore di Trelew e capo della colonia di gallesi che colonizzarono la valle del fiume Chubut. Incontro con laccompagnatore residente in loco che ci guider fino al Calafate.Inizia qui il nostro percorso via terra che ci porter alla scoperta della Patagonia. Delimitata geograficamente a ovest e a sud dalle Ande, e ad est da plateau e bassipiani, una regione di ampie pianure steppiche, alle quali si susseguono altopiani che raggiungono oltre i 1000 metri di quota, caratterizzati da unenorme distesa sassosa ricoperta da una vegetazione prevalentemente erbacea ed arbustiva. Verso le Ande la steppa cede il posto a formazioni rocciose caratterizzate da porfido, granito e lave basaltiche, la vita animale diventa pi abbondante e la vegetazione pi lussureggiante, con boschi di faggi e conifere.Trelew, che sorta nella verde valle scavata dal fiume Chubut, la sede dellaeroporto pi vicino per raggiungere Punta Tombo e la Penisola Valdes, le nostre mete di oggi e domani.Partenza in pulmino per lescursione alla pinguinera di Punta Tombo, dove si trova una nutrita colonia di pinguini, detti di Magellano. Quando arriva la primavera australe, in questo promontorio situato a 125 km a sud di Trelew, il pinguino di Magellano giunge al suo appuntamento annuale. Dopo un lunghissimo viaggio tocca terra per fare il suo nido. Da met settembre a met aprile si radunano pi di un milione di esemplari e la zona diventa cos la colonia di pinguini pinguinera pi grande del mondo. Nel pomeriggio trasferimento a Puerto Madryn per il pernottamento in hotel. Puerto Madryn si trova a circa 65 km a nord di Trelew ed la base di partenza ideale da cui effettuare la visita della Penisola Valdes che faremo domani.Sistemazione e pernottamento allHotel Dazzler 4.Pensione completa.GIORNO 4Alla scoperta della Penisola Valdes, importante riserva di fauna marina e avicola sotto la tutela dellUnesco. Vedremo elefanti e leoni marini e, da luglio a dicembre, la balena franca australeDal 1999 la Penisola Valdes sotto la tutela dellUnesco per preservare il suo ecosistema unico al mondo. Si tratta di un territorio pianeggiante che si inoltra nellOceano Atlantico e costituisce una delle pi importanti riserve di fauna marina e avicola al mondo. Data la sua estensione, ci vuole una giornata per visitarla e conoscere alcuni punti importanti per losservazione della fauna selvatica.Scarsamente abitata dagli uomini, questa terra arida dove si fonde il blu del cielo con il blu intenso delle sue acque, territorio di guanachi, nand e una grande variet di specie di uccelli marini. Sulle sue coste frastagliate, a strapiombo sul mare, trovano rifugio molte specie di uccelli che giungono qui per svernare, attirati dal clima particolarmente favorevole alla riproduzione. Una delle maggiori attrattive di questo santuario naturale la Balena Franca Australe, che arriva ogni anno nel mese di giugno e si pu osservare fino a inizio dicembre in questo periodo possibile effettuare unescursione facoltativa in barca per ammirare le balene da vicino. Ma non la sola.Qui vive e continua a prosperare lunica e imponente colonia continentale di Mirounga Leonina, meglio conosciuti come elefanti marini, per la caratteristica proboscide del maschio. Lepoca di arrivo di questi mammiferi comincia nel mese di luglio e da ottobre fino a gennaio il periodo di maggior concentrazione, circa 1300 esemplari su tutta la penisola.Avremo modo di osservarli a Punta Delgada, mentre a Punta Norte vedremo una lberia, ossia una colonia di leoni marini. Durante i trasferimenti, con un po di fortuna, potremo osservare anche altri animali come guanachi, nand struzzo sudamericano, volpi, armadilli e lepri patagoniche.Pranzo a Puerto Piramides, lunico centro abitato della Penisola Valdes.In serata rientro in hotel a Puerto Madryn. Cena e pernottamento.GIORNO 5Lasciamo la costa atlantica per immergerci nellentroterra in direzione ovest, attraverso le pianure patagoniche, fino a raggiungere il Parco Nazionale Los Alerces, vicino al confine con il CileLasciamo la costa atlantica per addentrarci nellentroterra e puntare verso il Cile, attraverso le pianure patagoniche, fino a raggiungere Esquel, ai margini del bellissimo Parco Nazionale Los Alerces. Siamo in uno degli scenari pi affascinanti di tutta lArgentina, una regione con una fitta vegetazione a causa del contributo costante delle piogge.Si tratta di 263.000 ettari protetti dal 1937 con lobiettivo primario di salvaguardare la specie arborea che gli d il nome, lalerce Fitzroya cupressoides, una variet di conifera dalto fusto che attecchisce nelle foreste temperate umide della Patagonia. Il parco infatti custodisce alberi di una bellezza straordinaria alcuni esemplari contano oltre 3.000 anni di et e raggiungono i 60 metri daltezza.A seconda dellorario di arrivo, vedremo se riusciremo a fare la visita del parco oggi, altrimenti verr fatta la mattina del giorno successivo.Pranzo al sacco e cena in hotel.Sistemazione e pernottamento allHosteria El Coiron 3.GIORNO 6Partenza verso La Junta, in Cile, lungo la Carretera Austral, una delle strade pi spettacolari al mondoSi parte lungo la Carretera Austral, voluta nel 1976 dal Generale Augusto Pinochet per controllare il territorio del Cile meridionale, altrimenti accessibile solo per vie dacqua.La Carretera Austal collega Puerto Montt a Villa OHiggins attraverso 1.350 km di strada prevalentemente sterrata che hanno conosciuto negli ultimi anni una progressiva, inesorabile asfaltatura. Ciononostante ancora oggi una delle strade pi spettacolari al mondo il suo fascino intramontabile sta nellispirazione geopolitica che lha fatta nascere, nella sua storia umana recente, ma soprattutto nella bellezza dei paesaggi in cui sinsinua.Dopo aver attraversato la selva valdiviana, ci inoltriamo lungo i fiordi scoscesi del Parco Nazionale Queulat, tra ghiacciai, fiumi impetuosi e alte vette vulcaniche. Pensione completa.Sistemazione e pernottamento al Lodge Espacio y Tiempo 3 a La Junta.GIORNO 7Il Parco Nazionale Queulat e il ghiacciaio sospeso. Le terme di Puerto Puyuhuapi, situato in un bellissimo fiordo cileno e proseguimento per CoyhaiqueVisita del Parco Nazionale Queulat, in un paesaggio intagliato e dominato dallacqua. I laghi sottili giacciono fra le pareti ripide della montagna come pietre preziose nascoste, tra lacqua bianca dei fiumi impetuosi, i canyons del parco e foreste di sempreverdi.Queulat, per sua fortuna, meno frequentato di altri parchi pi conosciuti del Cile, nonostante alcune meraviglie naturali, come il Ventisquero Colgante o ghiacciaio appeso, una delle maggiori attrazioni naturalistiche del Cile.Si riparte quindi per Coyhaique.Nel corso del trasferimento, sosta al villaggio di Puerto Puyuhuapi, adagiato su uno dei pi bei fiordi cileni, celebre per la caratteristica architettura e per i bagni termali dove avremo modo di fermarci per un bagno ristoratore entrata alle terme facoltativa, a pagamento.Nel pomeriggio si prosegue attraverso la selva valdiviana. Pranzo al sacco e cena in hotel. Pernottamento allHotel Diego de Almagro 3 a Coyhaique.GIORNO 8Dal Cile rientriamo in Argentina con una lunga tappa molto spettacolare costeggiando il Lago General CarreraDal Cile rientriamo in Argentina con una lunga tappa molto spettacolare superando il Passo La Llave e costeggiando per gran parte del percorso il secondo lago pi grande del Sudamerica, il Lago General Carrera. Arrivo a Los Antiguos, ubicato sulle rive meridionali del lago che dal lato argentino si chiama Lago Buenos Aires. Pranzo al sacco.Cena e pernottamento allHotel Mora 3.GIORNO 9La mitica Ruta Nazionale 40, la strada pi lunga e famosa di tutta lArgentina. Percorrendola visitiamo i parchi nazionali pi rinomati e i siti meno accessibili, come la Cueva de las Manos PintadasPartenza al mattino molto presto. Finalmente oggi imbocchiamo unaltra mitica strada, la Ruta Nacional 40, la strada pi lunga e spettacolare dArgentina.La RN 40, creata nel 1935, unisce 3 regioni e 11 province del paese, dallestremo nord fino al finis terrae del sud, come una gigantesca colonna vertebrale lunga pi di 5.000 km. In parte su asfalto e in gran parte su graniglia, dopo esserci lasciati alle spalle la cittadina di Perito Moreno, raggiungiamo la valle del Rio Pinturas, dove ci fermeremo per visitare la Cueva de las Manos Pintadas. Considerata la Cappella Sistina dellarte preistorica di queste latitudini, la grotta si trova nello stupendo canyon creato dal Rio Pinturas, allinterno del Parco Nazionale Perito Moreno da non confondersi con il pi noto ghiacciaio omonimo. Qui centinaia di impronte di mani in negativo, riprodotte in moltissimi colori, si sovrappongono le une alle altre. Secondo gli studiosi le pitture corrispondono a diversi periodi o stili differenti il pi antico risale a circa diecimila anni fa e si caratterizza per le scene di caccia nelle quali si vedono gruppi di cacciatori che inseguono greggi di guanachi nei colori rosso, viola e ocra. Nel secondo gruppo stilistico, datato tra i cinque e i settemila anni fa, il tema centrale sono gruppi di guanachi pi statici. Si vedono rappresentati con i cuccioli e la figura umana non vincolata agli animali, bens disegnata di fronte, stilizzata, con gambe corte e un solo braccio. Queste stupende pitture, considerate le pi antiche del Sudamerica, furono eseguite molto probabilmente da cacciatori paleolitici che arrivarono dallEuropa attraverso lo stretto di Bering. Arrivo al villaggio di Lago Posadas nel tardo pomeriggio. Pensione completa.Pernottamento allEstancia Suyai o Rio Tarde.GIORNO 10Trekking facile lungo il canyon del fiume Oro per una maestosa veduta panoramica del Monte San LorenzoDopo la prima colazione, assieme al nostro accompagnatore, partiamo per unescursione di circa 34 ore dedicata allesplorazione del canyon del fiume Oro. Il trekking, facile e alla portata di tutti, ci porter fra grandi muraglie di pietra a una veduta maestosa del lato nord del Cerro San Lorenzo 3.706 mt. Torniamo al Lago Posadas dove noteremo il contrasto, tutto particolare, fra le acque azzurre del Lago Posadas e le acque verdi del Lago Pueyrredon, separati fra di loro da appena 100 metri di terra. Chi non volesse seguirci nel trekking proposto potr trascorrere la giornata rilassandosi o facendo delle passeggiate nei dintorni a piacere.A pranzo oggi gusteremo un tipico asado, la rinomata carne grigliata argentina. Cena e pernottamento.GIORNO 11Partenza in direzione El Chalten ci aspetta un lungo tratto nella distesa patagonica accompagnati, sullo sfondo, dalle maestose vette della cordigliera andinaOggi ci attende una lunga tappa verso sud, sempre seguendo la Ruta 40.Ci dirigiamo verso la zona dei grandi ghiacciai, attraverso un paesaggio caratterizzato dalle sterminate distese di cespugli tipici della pampa patagonica, dove potremo osservare diversi uccelli e la tipica fauna.Sullo sfondo ci invita ad avanzare lo spettacolo maestoso della cordigliera andina da cui svettano il Cerro Torre e il Fitz Roy.Arrivo nel pomeriggio a El Chaltn, piccolo villaggio ai piedi di queste due cime colossali. Oggi El Chaltn conosciuto come la capitale nazionale del trekking grazie alla grande quantit di sentieri, che si snodano in mezzo a scenari spettacolari, che offre agli amanti di questa disciplina.Pensione completa.Sistemazione e pernottamento al Pudu Lodge 3.GIORNO 12Camminata al belvedere del Fitz Roy ed escursione allo scenografico Lago del DesiertoUn facile trekking di circa 3 ore andata e ritorno ci conduce al Mirador del Fitz Roy o Cerro Chaltn, di fronte alla famosa e spettacolare montagna, meta ambita da tutti gli scalatori. Tra le ardue vette della terra questa montagna non tra le pi alte, ma certamente fra le pi temibili. Battuta da piogge e venti della pampa, irta di guglie ribelli e di torrioni ghiacciati, ha sempre ispirato agli uomini un riverente senso di terrore.Nel pomeriggio effettueremo unescursione con il nostro pulmino allo scenografico Lago del Desierto, passando per il Glaciar Los Huemules.Il percorso, attraverso un paesaggio mutevole e spettacolare, di circa 37 km su strada in gran parte sterrata e nelle giornate limpide possibile ammirare il Cerro Torre e il Cerro Fitz Roy da diverse angolazioni.Il Lago del Desierto, che si trova nelle immediate vicinanze del confine con il Cile, attorniato da bei boschi di ires e lengas che incorniciano le cime e le vallate circostanti. Lescursione offre belle vedute dinsieme sulla Valle del Rio de las Vuelta e in particolare sul Monte Fitz Roy.Per i camminatori pi allenati, possibile in alternativa trascorrere la giornata effettuando un trekking di circa 7 ore andata e ritorno alla Laguna Torre, da dove, complice una giornata limpida, si possono ammirare da vicino le pareti verticali di granito e la cima del Cerro Torre 3.128 metri, conquistata per la prima volta dal celebre alpinista italiano Cesare Maestri.Laccompagnatore a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie in merito alle possibili escursioni.Pranzo al sacco, cena e pernottamento in hotel.GIORNO 13Attraversiamo nuovamente la frontiera con il Cile per raggiungere il Parco Nazionale Torres del Paine, dichiarato Riserva della Biosfera dallUnescoUnaltra giornata intensa, ma appagante ci attende. Partenza presto al mattino in direzione del territorio cileno, fino a raggiungere il Parco Nazionale Torres del Paine. Costeggiando i laghi Viedma e Argentino continuiamo ad avanzare verso sud. I laghi si aprono tra alte montagne, piccole vallate, fiordi che si insinuano tra foreste e ghiacciai e baie piene di fascino.Successivamente la strada scorre su colline ed estese pampas, in un susseguirsi di paesaggi affascinanti e luoghi incantevoli.Entriamo quindi nella pi spettacolare Riserva della Biosfera Mondiale, il Parco Nazionale Torres del Paine. Protetti dalla variegata vegetazione dove predominano lerica e i licheni, qui coesistono le pi disparate specie animali, tra cui puma e volpi, difficili da osservare, mentre facile incontrare gruppi di guanachi. Il Lago Nordenskjold, dalle acque color smeraldo, lambisce la base delle colline ed la sorgente delle spettacolari e roboanti acque del Salto Grande, che precipita verso il Lago Pehoe. La scena racchiusa e dominata dalle tre maestose torri che formano il gruppo del Paine, enormi monoliti di granito erosi dal ghiaccio, dallacqua e dai venti, le cui cime sono spesso incappucciate dalle nuvole.Pranzo al sacco in corso di viaggio, cena e pernottamento allHotel Lago Grey.GIORNO 14Ritorniamo in Argentina verso El Calafate, nel cuore del Parco Nazionale Los GlaciaresDopo la prima colazione continuiamo a esplorare il parco con il nostro pulmino.Sosta al bel Salto Chico e alla Laguna Amarga, nelle cui acque, durante le giornate nitide, si riflettono le Torri del Paine.Lasciato il parco, proseguiamo in direzione di Puerto Natales, cittadina adagiata sulle sponde del Fiordo Ultima Esperanza, con sosta alla Cueva del Milodon dove, nel 1895, vennero scoperti i resti di un gigantesco bradipo, detto milodonte. Sosta a Puerto Natales per il pranzo.Nel pomeriggio lasciamo il Cile e rientriamo in Argentina per raggiungere El Calafate, la tappa finale della nostra giornata e del nostro viaggio tra la Patagonia argentina e la Patagonia cilena.Cena e pernottamento allHotel Mirador del Lago 4.GIORNO 15Il Lago Argentino e il Ghiacciaio Perito Moreno, il gigante di ghiaccioDopo tanti chilometri, lasciamo la prima parte della giornata a disposizione per attivit individuali o relax. Suggeriamo di effettuare, se le condizioni meteorologiche lo permettono, unescursione facoltativa in barca sul Lago Argentino, lungo il Brazo Norte, per la visita al vasto fronte dei ghiacciai Upsala e Spegazzini, il pi alto ghiacciaio allinterno del Parco Nazionale. Lescursione resa suggestiva dagli iceberg in mezzo a cui si naviga normalmente ci simbarca alle 08.30 e si sbarca alle 14.00. Il Lago Argentino il terzo lago sudamericano per dimensioni dopo il Titicaca e il Buenos Aires, con una superficie complessiva di circa 1.560 chilometri quadrati. La navigazione nel Brazo Norte particolarmente avventurosa e affascinante perch sincontrano imponenti iceberg galleggianti alla deriva di un azzurro incredibile, oltre a panorami inusuali e di rara bellezza. Pranzo al sacco.Nel pomeriggio ci attende lappuntamento forse pi atteso di tutto il viaggio, la visita al gigante di ghiaccio, il Ghiacciaio Perito Moreno.Lasciato il pulmino nel parcheggio allingresso del Parque Nacional Los Glaciares, ci si incammina sulle passerelle, disposte su tre livelli, da cui si pu godere degli splendidi panorami del Ghiacciaio Perito Moreno.Per le sue caratteristiche estetiche e naturali uniche al mondo, fu incorporato nel 1981 nella lista dei Patrimoni Mondiali dellUmanit dallUNESCO.Dal hielo continental, limmensa massa di ghiaccio della calotta della cordigliera delle Ande, si distaccano 47 formazioni glaciali fra le quali figurano i ghiacciai Viedma, Upsala, Onelli e il celeberrimo Perito Moreno, che costituisce il motivo principale della nostra visita.La sua particolarit di essere un ghiacciaio in movimento e uno dei pochi esistenti sulla terra che avanza e non retrocede come avviene per la maggior parte di essi. Situato fra il Brazo Rico e il Canal de los Tempanos, ha un fronte di 5 chilometri e unaltezza di 60 metri sopra il livello dellacqua del braccio meridionale del Lago Argentino.Dal centro servizi allinterno del parco dove si trovano il bar, self-service, e i bagni, iniziano le passerelle, la cui mappa visibile allingresso, che consentono una bella camminata davanti al ghiacciaio. Ampie terrazze con panchine sono ottimi punti per osservare gli enormi blocchi di ghiaccio e le altissime pareti di mille tonalit di azzurro. In unora circa di cammino si completano tutte le passerelle, che permettono di vedere il fronte da diverse angolature.La vista impressionante e il rumore provocato dallo stridere delle masse di ghiaccio e, a volte, da improvvise rotture, regala la sensazione di essere di fronte a un gigante vivo e sar uno dei ricordi pi emozionanti che porteremo con noi. Cena libera e pernottamento in hotel.GIORNO 16Volo per Buenos AiresPrima colazione. La mattina a disposizione per acquisti o relax.Nel primo pomeriggio trasferimento in aeroporto dove salutiamo il nostro accompagnatore e cimbarchiamo sul volo per Buenos Aires orario soggetto a riconferma in loco.Arrivo e trasferimento allHotel NH Lancaster 4.Pasti liberi e pernottamento.GIORNO 17Giornata a disposizione a Buenos Aires. In serata volo di rientro in ItaliaPrima colazione in hotel. Giornata a disposizione per acquisti o visite in autonomia.In serata trasferimento in aeroporto per limbarco sul volo di rientro in Italia.Pasti liberi. Pernottamento a bordo.GIORNO 10ArrivoArrivo a Roma.UMBERTO SALVAGNINIDal 21 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020PERCH CON Mama ToursItinerario esclusivo sul mercato italiano. Il nostro Esperto locale ci conduce con il suo pulmino nei luoghi pi belli e nascosti della Patagonia, inaccessibili al turismo di massaAPPROFONDIMENTI DI VIAGGIOLIMPEGNO PER UN TURISMO SOSTENIBILEPromuoviamo lo sviluppo di una coscienza sostenibile da sempre. Da molto prima che la parola sostenibilit diventasse tendenza. Favorire un turismo che non consuma, sfiora e valorizza ci che incontra. Visitare i luoghi cercando di lasciare tracce minime del proprio passaggio sono tra i primi punti della nostra Carta Etica del Viaggio e del Viaggiatore, documento redatto nel 2006 e consegnato a tutti i viaggiatori prima della - CONTINUA -Pionieri nello scoprire e disegnare itinerari, con uno stile accattivante e un approccio su misura. Luoghi da raccontare, storie da condividere, viaggi da suggerire. Energie per esplorare angoli di mondo in prima persona. E ci che vediamo coi nostri occhi, lo suggeriamo ai nostri amici viaggiatori. Tracciare i percorsi il risveglio dell'emozione, stuzzica i sensi, incuriosisce la mente. Di ogni paese studiamo la storia, la cultura, i popoli e le tradizioni da cui il viaggio prende forma.

 
CAPODANNO IN PATAGONIA, CARRETERA AUSTRAL E RUTA 40
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4615-2853
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746-563
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3008-2000
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2592-1944
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3872-2592
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1570-1024
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Linea di viaggio:

Land Expeditions / Viaggi con Esperto

Destinazione:

Argentina / Cile

Durata:

18 Giorni

Prezzo a partire da:

€ 5.600

Partecipanti:

Minimo 8 massimo 12 partecipanti

Partenze:

2019

Dal 21 dicembre al 7 gennaio

 

Un viaggio “on the road” nel Cono Sur, quella parte dell’America del Sud che sta sotto il Tropico del Capricorno. Tra Argentina e Cile, lungo due strade leggendarie: la Carretera Austral e la Ruta 40. Per visitare i più bei parchi nazionali e vedere il contrasto tra le immense steppe argentine e le verdi foreste cilene. Grandi classici, ma anche alcune sorprese: il Parco Nazionale Queulat e il Parco Torres del Paine, in Cile; il Parco Nazionale Los Alerces e il Parco - continua -

GIORNO 1

Partenza dall'Italia con volo di linea per Buenos Aires. Pernottamento a bordo

Partenza da Roma per Buenos Aires con volo di linea Aerolineas Argentinas. Cena e pernottamento a bordo.

GIORNO 2

Buenos Aires, la capitale più elegante del Sud America, con le sue vie acciottolate, i caffè vecchio stile, l'architettura un po' decadente e le case di lamiera ondulata dipinte con colori vivaci del Caminito

Arrivo al mattino presto nella capitale argentina, accoglienza da parte della nostra guida, e trasferimento all’Hotel NH Lancaster 4* (stanza immediatamente disponibile). Tempo a disposizione per rilassarsi dopo il lungo volo.

 

Pranzo libero. Il pomeriggio è dedicato al tour panoramico della città, con sosta ai luoghi di maggior interesse (la partenza per la visita è prevista dall’hotel alle 14.00; tuttavia l’orario è soggetto a riconferma sul posto). Diamo uno sguardo d’insieme alla capitale, senza pretendere di conoscerla a fondo o fare visite approfondite, in quanto il nostro soggiorno è molto breve.

 

Buenos Aires fu fondata per la prima volta nel 1536, quando vi giunse l’esploratore spagnolo Pedro de Mendoza con i suoi battelli e stabilì un accampamento lungo il Rio de la Plata. Nel 1580 l'esploratore spagnolo Juan de Garay fondò una seconda e definitiva volta la città col nome di Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires. La città fu battezzata con questo nome in onore della Madonna di Bonaria di Cagliari, in Sardegna. Dalla sua fondazione fino al 1700 Buenos Aires subì diversi attacchi da parte di pirati inglesi, francesi e danesi. Progressivamente acquisì maggior prestigio all'interno dell'America spagnola tanto da diventare, nel 1776, capitale del Vicereame del Rio de la Plata.

 

Nel 1800 gli inglesi tentarono di impadronirsi ripetutamente della città, ma senza successo. Buenos Aires cambia completamente nella seconda metà del XIX secolo con l'arrivo di una massiccia immigrazione, soprattutto spagnola e italiana, ma anche tedesca, polacca, russa e mediorientale, favorita dalle condizioni economiche precarie in Europa e dalle politiche del governo argentino, volte a favorire l'ingresso di nuova manodopera.

 

L'immigrazione italiana fu la prima ad arrivare in modo massiccio. Nel 1887 gli italiani costituivano il 60% dell'immigrazione totale, per poi ridursi percentualmente con l'aumentare della immigrazione spagnola.

 

Sul fronte interno, lo sviluppo del grande porto di Buenos Aires e il predominio economico corrispondente hanno provocato un periodo di scontri civili. La separazione definitiva tra la città di Buenos Aires e la provincia è avvenuta nel 1880, quando la città è stata dichiarata "capitale federale" della nazione.

 

Il XX secolo ha visto il consolidarsi dell'immigrazione europea che, con la seconda e la terza generazione, fa ormai parte della classe dirigente. Buenos Aires cresce con le caratteristiche di una grande metropoli. La seconda immigrazione, verificatasi nella seconda metà del secolo, vede arrivare sulla scena argentina persone provenienti da altri paesi del Sud America e dell'Asia. L'accoglienza sociale di queste nuove minoranze etniche è però diversa e le comunità in questione faticano a inserirsi nel tessuto sociale argentino.

 

Oggi attorno alla città gravita quasi la metà della popolazione argentina. L'area metropolitana di Buenos Aires conta infatti circa 14 milioni di abitanti ed è la seconda più grande metropoli dell’emisfero sud dopo San Paolo in Brasile.

 

Il centro della città è Plaza de Mayo, nucleo dell’insediamento originale, risalente al 1580, dove si trovano la Casa Rosada (il Palazzo Presidenziale), la Cattedrale Metropolitana e il Museo del Cabildo (si visitano esternamente). L’Avenida Florida, collega Plaza de Mayo con Plaza Jose de San Martin ed è una delle passeggiate più popolari essendo completamente pedonabile, piena di negozi e di ristoranti.

 

Plaza Jose de San Martin è il cuore verde di Buenos Aires. Vi si trovano, oltre a bei palazzi, il monumento al generale San Martin, che realizzò l'indipendenza argentina e successivamente combatté per quelle del Perù e del Cile. Nell’adiacente piazza si innalza la Torre Monumentale o degli Inglesi, chiamata così perché donata dai britannici nel 1909 in occasione del centenario della Rivoluzione di Maggio.

 

L’obelisco, uno dei monumenti principali della capitale, sorge nella Plaza de la República, all'intersezione fra Avenida Corrientes e Avenida 9 de Julio e fu costruito per festeggiare il quarto centenario della fondazione della città. Qui si riuniscono tutte le linee della metropolitana cittadina. Poco distante, sull’Avenida 9 de Julio (l’arteria più larga di Buenos Aires, con il traffico che ne consegue), si può osservare l’elegante e monumentale facciata del Teatro Colòn, che occupa un intero isolato.

 

San Telmo è il quartiere più antico di Buenos Aires, facilmente raggiungibile a piedi da Plaza de Mayo percorrendo l’Avenida Defensa. E’ caratterizzato da vie strette, strade acciottolate, bassi edifici in stile coloniale e innumerevoli negozi di antiquariato che gli conferiscono un fascino un po’ retrò. Alla fine del XIX secolo, a causa dell’epidemia di febbre gialla che colpì la città, i membri più abbienti della società si trasferirono nel vicino quartiere della Recoleta (ancora oggi importante quartiere residenziale di classe), e a San Telmo le antiche ville (conventillos) furono convertite in case popolari per i più disagiati. Oggi il quartiere attira sempre più artisti, bohemien, giovani studenti, rendendolo un luogo caratteristico. Proseguendo lungo la Avenida Defensa si lascia alle spalle San Telmo e si entra nel vivace e popolare quartiere della Boca, così chiamato perché è nato intorno al porto ormai non più attivo, che si trova all'imboccatura (boca) della confluenza del Riachuelo con il Rio de la Plata.

 

Il cuore della Boca è il Caminito, con le sue caratteristiche case colorate. La zona si sviluppò soprattutto grazie agli immigranti genovesi che gli conferirono l'aspetto attuale. Le case venivano intatti dipinte con le rimanenze di vernice usata per le chiatte da trasporto merci che transitavano nel Riachuelo e negli anni questo è diventato un motivo di attrazione per i turisti.

 

Ristoranti con tavoli all’aperto, spettacoli di tango in strada e negozietti vari completano il vivace quadretto. La Boca è anche la sede di una delle squadre di calcio più famose al mondo, il Boca Juniors, e dello celebre stadio La Bombonera, Al termine del tour panoramico rientro in hotel.

 

Cena libera e pernottamento.

GIORNO 3

Volo per Trelew e visita alla pinguinera di Punta Tombo, la più grande colonia di pinguini di Magellano del mondo

Sveglia presto al mattino e trasferimento in aeroporto per il volo di linea per Trelew (orario soggetto a riconferma in loco), dal gallese “tre”, che significa villaggio e “lew”, diminutivo di Lewis, fondatore di Trelew e capo della colonia di gallesi che colonizzarono la valle del fiume Chubut. Incontro con l’accompagnatore residente in loco che ci guiderà fino al Calafate.

 

Inizia qui il nostro percorso via terra che ci porterà alla scoperta della Patagonia. Delimitata geograficamente a ovest e a sud dalle Ande, e ad est da plateau e bassipiani, è una regione di ampie pianure steppiche, alle quali si susseguono altopiani che raggiungono oltre i 1000 metri di quota, caratterizzati da un'enorme distesa sassosa ricoperta da una vegetazione prevalentemente erbacea ed arbustiva. Verso le Ande la steppa cede il posto a formazioni rocciose caratterizzate da porfido, granito e lave basaltiche, la vita animale diventa più abbondante e la vegetazione più lussureggiante, con boschi di faggi e conifere.

 

Trelew, che è sorta nella verde valle scavata dal fiume Chubut, è la sede dell’aeroporto più vicino per raggiungere Punta Tombo e la Penisola Valdes, le nostre mete di oggi e domani.

 

Partenza in pulmino per l’escursione alla pinguinera di Punta Tombo, dove si trova una nutrita colonia di pinguini, detti di Magellano. Quando arriva la primavera australe, in questo promontorio situato a 125 km a sud di Trelew, il pinguino di Magellano giunge al suo appuntamento annuale. Dopo un lunghissimo viaggio tocca terra per fare il suo nido. Da metà settembre a metà aprile si radunano più di un milione di esemplari e la zona diventa così la colonia di pinguini (pinguinera) più grande del mondo. Nel pomeriggio trasferimento a Puerto Madryn per il pernottamento in hotel. Puerto Madryn si trova a circa 65 km a nord di Trelew ed è la base di partenza ideale da cui effettuare la visita della Penisola Valdes che faremo domani.

 

Sistemazione e pernottamento all’Hotel Dazzler 4*.

 

Pensione completa.

GIORNO 4

Alla scoperta della Penisola Valdes, importante riserva di fauna marina e avicola sotto la tutela dell'Unesco. Vedremo elefanti e leoni marini e, da luglio a dicembre, la balena franca australe

Dal 1999 la Penisola Valdes è sotto la tutela dell’Unesco per preservare il suo ecosistema unico al mondo. Si tratta di un territorio pianeggiante che si inoltra nell'Oceano Atlantico e costituisce una delle più importanti riserve di fauna marina e avicola al mondo. Data la sua estensione, ci vuole una giornata per visitarla e conoscere alcuni punti importanti per l’osservazione della fauna selvatica.

 

Scarsamente abitata dagli uomini, questa terra arida dove si fonde il blu del cielo con il blu intenso delle sue acque, è territorio di guanachi, nandù e una grande varietà di specie di uccelli marini. Sulle sue coste frastagliate, a strapiombo sul mare, trovano rifugio molte specie di uccelli che giungono qui per svernare, attirati dal clima particolarmente favorevole alla riproduzione. Una delle maggiori attrattive di questo santuario naturale è la Balena Franca Australe, che arriva ogni anno nel mese di giugno e si può osservare fino a inizio dicembre; in questo periodo è possibile effettuare un’escursione facoltativa in barca per ammirare le balene da vicino. Ma non è la sola.

 

Qui vive e continua a prosperare l’unica e imponente colonia continentale di Mirounga Leonina, meglio conosciuti come elefanti marini, per la caratteristica proboscide del maschio. L’epoca di arrivo di questi mammiferi comincia nel mese di luglio e da ottobre fino a gennaio è il periodo di maggior concentrazione, circa 1300 esemplari su tutta la penisola.

 

Avremo modo di osservarli a Punta Delgada, mentre a Punta Norte vedremo una lòberia, ossia una colonia di leoni marini. Durante i trasferimenti, con un po’ di fortuna, potremo osservare anche altri animali come guanachi, nandù (struzzo sudamericano), volpi, armadilli e lepri patagoniche.

 

Pranzo a Puerto Piramides, l’unico centro abitato della Penisola Valdes.

 

In serata rientro in hotel a Puerto Madryn. Cena e pernottamento.

GIORNO 5

Lasciamo la costa atlantica per immergerci nell'entroterra in direzione ovest, attraverso le pianure patagoniche, fino a raggiungere il Parco Nazionale Los Alerces, vicino al confine con il Cile

Lasciamo la costa atlantica per addentrarci nell’entroterra e puntare verso il Cile, attraverso le pianure patagoniche, fino a raggiungere Esquel, ai margini del bellissimo Parco Nazionale Los Alerces. Siamo in uno degli scenari più affascinanti di tutta l’Argentina, una regione con una fitta vegetazione a causa del contributo costante delle piogge.

 

Si tratta di 263.000 ettari protetti dal 1937 con l’obiettivo primario di salvaguardare la specie arborea che gli dà il nome, l’alerce (Fitzroya cupressoides), una varietà di conifera d’alto fusto che attecchisce nelle foreste temperate umide della Patagonia. Il parco infatti custodisce alberi di una bellezza straordinaria; alcuni esemplari contano oltre 3.000 anni di età e raggiungono i 60 metri d’altezza.

 

A seconda dell’orario di arrivo, vedremo se riusciremo a fare la visita del parco oggi, altrimenti verrà fatta la mattina del giorno successivo.

 

Pranzo al sacco e cena in hotel.

 

Sistemazione e pernottamento all’Hosteria El Coiron 3*.

GIORNO 6

Partenza verso La Junta, in Cile, lungo la Carretera Austral, una delle strade più spettacolari al mondo

Si parte lungo la Carretera Austral, voluta nel 1976 dal Generale Augusto Pinochet per controllare il territorio del Cile meridionale, altrimenti accessibile solo per vie d’acqua.

 

La Carretera Austal collega Puerto Montt a Villa O’Higgins attraverso 1.350 km di strada prevalentemente sterrata che hanno conosciuto negli ultimi anni una progressiva, inesorabile asfaltatura. Ciononostante è ancora oggi una delle strade più spettacolari al mondo; il suo fascino intramontabile sta nell’ispirazione geopolitica che l’ha fatta nascere, nella sua storia umana recente, ma soprattutto nella bellezza dei paesaggi in cui s’insinua.

 

Dopo aver attraversato la selva valdiviana, ci inoltriamo lungo i fiordi scoscesi del Parco Nazionale Queulat, tra ghiacciai, fiumi impetuosi e alte vette vulcaniche. Pensione completa.

 

Sistemazione e pernottamento al Lodge Espacio y Tiempo 3* a La Junta.

GIORNO 7

Il Parco Nazionale Queulat e il ghiacciaio sospeso. Le terme di Puerto Puyuhuapi, situato in un bellissimo fiordo cileno e proseguimento per Coyhaique

Visita del Parco Nazionale Queulat, in un paesaggio intagliato e dominato dall’acqua. I laghi sottili giacciono fra le pareti ripide della montagna come pietre preziose nascoste, tra l’acqua bianca dei fiumi impetuosi, i canyons del parco e foreste di sempreverdi.

 

Queulat, per sua fortuna, è meno frequentato di altri parchi più conosciuti del Cile, nonostante alcune meraviglie naturali, come il “Ventisquero Colgante” o ghiacciaio appeso, una delle maggiori attrazioni naturalistiche del Cile.

 

Si riparte quindi per Coyhaique.

 

Nel corso del trasferimento, sosta al villaggio di Puerto Puyuhuapi, adagiato su uno dei più bei fiordi cileni, celebre per la caratteristica architettura e per i bagni termali dove avremo modo di fermarci per un bagno ristoratore (entrata alle terme facoltativa, a pagamento).

 

Nel pomeriggio si prosegue attraverso la selva valdiviana. Pranzo al sacco e cena in hotel. Pernottamento all’Hotel Diego de Almagro 3* a Coyhaique.

GIORNO 8

Dal Cile rientriamo in Argentina con una lunga tappa molto spettacolare costeggiando il Lago General Carrera

Dal Cile rientriamo in Argentina con una lunga tappa molto spettacolare superando il Passo La Llave e costeggiando per gran parte del percorso il secondo lago più grande del Sudamerica, il Lago General Carrera. Arrivo a Los Antiguos, ubicato sulle rive meridionali del lago che dal lato argentino si chiama Lago Buenos Aires. Pranzo al sacco.

 

Cena e pernottamento all’Hotel Mora 3*.

GIORNO 9

La mitica Ruta Nazionale 40, la strada più lunga e famosa di tutta l'Argentina. Percorrendola visitiamo i parchi nazionali più rinomati e i siti meno accessibili, come la Cueva de las Manos Pintadas

Partenza al mattino molto presto. Finalmente oggi imbocchiamo un’altra mitica strada, la Ruta Nacional 40, la strada più lunga e spettacolare d’Argentina.

 

La RN 40, creata nel 1935, unisce 3 regioni e 11 province del paese, dall’estremo nord fino al “finis terrae” del sud, come una gigantesca colonna vertebrale lunga più di 5.000 km. In parte su asfalto e in gran parte su graniglia, dopo esserci lasciati alle spalle la cittadina di Perito Moreno, raggiungiamo la valle del Rio Pinturas, dove ci fermeremo per visitare la “Cueva de las Manos Pintadas”. Considerata la Cappella Sistina dell'arte preistorica di queste latitudini, la grotta si trova nello stupendo canyon creato dal Rio Pinturas, all’interno del Parco Nazionale Perito Moreno (da non confondersi con il più noto ghiacciaio omonimo). Qui centinaia di impronte di mani in negativo, riprodotte in moltissimi colori, si sovrappongono le une alle altre. Secondo gli studiosi le pitture corrispondono a diversi periodi o stili differenti: il più antico risale a circa diecimila anni fa e si caratterizza per le scene di caccia nelle quali si vedono gruppi di cacciatori che inseguono greggi di guanachi nei colori rosso, viola e ocra. Nel secondo gruppo stilistico, datato tra i cinque e i settemila anni fa, il tema centrale sono gruppi di guanachi più statici. Si vedono rappresentati con i cuccioli e la figura umana non è vincolata agli animali, bensì è disegnata di fronte, stilizzata, con gambe corte e un solo braccio. Queste stupende pitture, considerate le più antiche del Sudamerica, furono eseguite molto probabilmente da cacciatori paleolitici che arrivarono dall'Europa attraverso lo stretto di Bering. Arrivo al villaggio di Lago Posadas nel tardo pomeriggio. Pensione completa.

 

Pernottamento all’Estancia Suyai o Rio Tarde.

GIORNO 10

Trekking facile lungo il canyon del fiume Oro per una maestosa veduta panoramica del Monte San Lorenzo

Dopo la prima colazione, assieme al nostro accompagnatore, partiamo per un’escursione di circa 3/4 ore dedicata all’esplorazione del canyon del fiume Oro. Il trekking, facile e alla portata di tutti, ci porterà fra grandi muraglie di pietra a una veduta maestosa del lato nord del Cerro San Lorenzo (3.706 mt). Torniamo al Lago Posadas dove noteremo il contrasto, tutto particolare, fra le acque azzurre del Lago Posadas e le acque verdi del Lago Pueyrredon, separati fra di loro da appena 100 metri di terra. Chi non volesse seguirci nel trekking proposto potrà trascorrere la giornata rilassandosi o facendo delle passeggiate nei dintorni a piacere.

 

A pranzo oggi gusteremo un tipico “asado”, la rinomata carne grigliata argentina. Cena e pernottamento.

GIORNO 11

Partenza in direzione El Chalten; ci aspetta un lungo tratto nella distesa patagonica accompagnati, sullo sfondo, dalle maestose vette della cordigliera andina

Oggi ci attende una lunga tappa verso sud, sempre seguendo la Ruta 40.

 

Ci dirigiamo verso la zona dei grandi ghiacciai, attraverso un paesaggio caratterizzato dalle sterminate distese di cespugli tipici della pampa patagonica, dove potremo osservare diversi uccelli e la tipica fauna.

 

Sullo sfondo ci invita ad avanzare lo spettacolo maestoso della cordigliera andina da cui svettano il Cerro Torre e il Fitz Roy.

 

Arrivo nel pomeriggio a El Chaltén, piccolo villaggio ai piedi di queste due cime colossali. Oggi El Chaltén è conosciuto come la capitale nazionale del trekking grazie alla grande quantità di sentieri, che si snodano in mezzo a scenari spettacolari, che offre agli amanti di questa disciplina.

 

Pensione completa.

 

Sistemazione e pernottamento al Pudu Lodge 3*.

GIORNO 12

Camminata al belvedere del Fitz Roy ed escursione allo scenografico Lago del Desierto

Un facile trekking di circa 3 ore (andata e ritorno) ci conduce al Mirador del Fitz Roy (o Cerro Chaltén), di fronte alla famosa e spettacolare montagna, meta ambita da tutti gli scalatori. Tra le ardue vette della terra questa montagna non è tra le più alte, ma certamente fra le più temibili. Battuta da piogge e venti della pampa, irta di guglie ribelli e di torrioni ghiacciati, ha sempre ispirato agli uomini un riverente senso di terrore.

 

Nel pomeriggio effettueremo un’escursione con il nostro pulmino allo scenografico Lago del Desierto, passando per il Glaciar Los Huemules.

 

Il percorso, attraverso un paesaggio mutevole e spettacolare, è di circa 37 km su strada in gran parte sterrata e nelle giornate limpide è possibile ammirare il Cerro Torre e il Cerro Fitz Roy da diverse angolazioni.

 

Il Lago del Desierto, che si trova nelle immediate vicinanze del confine con il Cile, è attorniato da bei boschi di ñires e lengas che incorniciano le cime e le vallate circostanti. L’escursione offre belle vedute d’insieme sulla Valle del Rio de las Vuelta e in particolare sul Monte Fitz Roy.

 

Per i camminatori più allenati, è possibile in alternativa trascorrere la giornata effettuando un trekking di circa 7 ore (andata e ritorno) alla Laguna Torre, da dove, complice una giornata limpida, si possono ammirare da vicino le pareti verticali di granito e la cima del Cerro Torre (3.128 metri), conquistata per la prima volta dal celebre alpinista italiano Cesare Maestri.

 

L’accompagnatore è a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie in merito alle possibili escursioni.

 

Pranzo al sacco, cena e pernottamento in hotel.

GIORNO 13

Attraversiamo nuovamente la frontiera con il Cile per raggiungere il Parco Nazionale Torres del Paine, dichiarato Riserva della Biosfera dall'Unesco

Un’altra giornata intensa, ma appagante ci attende. Partenza presto al mattino in direzione del territorio cileno, fino a raggiungere il Parco Nazionale Torres del Paine. Costeggiando i laghi Viedma e Argentino continuiamo ad avanzare verso sud. I laghi si aprono tra alte montagne, piccole vallate, fiordi che si insinuano tra foreste e ghiacciai e baie piene di fascino.

 

Successivamente la strada scorre su colline ed estese pampas, in un susseguirsi di paesaggi affascinanti e luoghi incantevoli.

 

Entriamo quindi nella più spettacolare “Riserva della Biosfera Mondiale", il Parco Nazionale Torres del Paine. Protetti dalla variegata vegetazione dove predominano l’erica e i licheni, qui coesistono le più disparate specie animali, tra cui puma e volpi, difficili da osservare, mentre è facile incontrare gruppi di guanachi. Il Lago Nordenskjold, dalle acque color smeraldo, lambisce la base delle colline ed è la sorgente delle spettacolari e roboanti acque del Salto Grande, che precipita verso il Lago Pehoe. La scena è racchiusa e dominata dalle tre maestose torri che formano il gruppo del Paine, enormi monoliti di granito erosi dal ghiaccio, dall’acqua e dai venti, le cui cime sono spesso incappucciate dalle nuvole.

 

Pranzo al sacco in corso di viaggio, cena e pernottamento all’Hotel Lago Grey.

GIORNO 14

Ritorniamo in Argentina verso El Calafate, nel cuore del Parco Nazionale Los Glaciares

Dopo la prima colazione continuiamo a esplorare il parco con il nostro pulmino.

 

Sosta al bel Salto Chico e alla Laguna Amarga, nelle cui acque, durante le giornate nitide, si riflettono le Torri del Paine.

 

Lasciato il parco, proseguiamo in direzione di Puerto Natales, cittadina adagiata sulle sponde del Fiordo Ultima Esperanza, con sosta alla Cueva del Milodon dove, nel 1895, vennero scoperti i resti di un gigantesco bradipo, detto milodonte. Sosta a Puerto Natales per il pranzo.

 

Nel pomeriggio lasciamo il Cile e rientriamo in Argentina per raggiungere El Calafate, la tappa finale della nostra giornata e del nostro viaggio tra la Patagonia argentina e la Patagonia cilena.

 

Cena e pernottamento all’Hotel Mirador del Lago 4*.

GIORNO 15

Il Lago Argentino e il Ghiacciaio Perito Moreno, il gigante di ghiaccio

Dopo tanti chilometri, lasciamo la prima parte della giornata a disposizione per attività individuali o relax. Suggeriamo di effettuare, se le condizioni meteorologiche lo permettono, un’escursione facoltativa in barca sul Lago Argentino, lungo il Brazo Norte, per la visita al vasto fronte dei ghiacciai Upsala e Spegazzini, il più alto ghiacciaio all’interno del Parco Nazionale. L’escursione è resa suggestiva dagli iceberg in mezzo a cui si naviga (normalmente ci s’imbarca alle 08.30 e si sbarca alle 14.00). Il Lago Argentino è il terzo lago sudamericano per dimensioni dopo il Titicaca e il Buenos Aires, con una superficie complessiva di circa 1.560 chilometri quadrati. La navigazione nel Brazo Norte è particolarmente avventurosa e affascinante perché s'incontrano imponenti iceberg galleggianti alla deriva di un azzurro incredibile, oltre a panorami inusuali e di rara bellezza. Pranzo al sacco.

 

Nel pomeriggio ci attende l’appuntamento forse più atteso di tutto il viaggio, la visita al gigante di ghiaccio, il Ghiacciaio Perito Moreno.

 

Lasciato il pulmino nel parcheggio all’ingresso del Parque Nacional Los Glaciares, ci si incammina sulle passerelle, disposte su tre livelli, da cui si può godere degli splendidi panorami del Ghiacciaio Perito Moreno.

 

Per le sue caratteristiche estetiche e naturali uniche al mondo, fu incorporato nel 1981 nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall'UNESCO.

 

Dal “hielo continental”, l'immensa massa di ghiaccio della calotta della cordigliera delle Ande, si distaccano 47 formazioni glaciali fra le quali figurano i ghiacciai Viedma, Upsala, Onelli e il celeberrimo Perito Moreno, che costituisce il motivo principale della nostra visita.

 

La sua particolarità è di essere un ghiacciaio in movimento e uno dei pochi esistenti sulla terra che avanza e non retrocede come avviene per la maggior parte di essi. Situato fra il Brazo Rico e il Canal de los Tempanos, ha un fronte di 5 chilometri e un'altezza di 60 metri sopra il livello dell'acqua del braccio meridionale del Lago Argentino.

 

Dal centro servizi all’interno del parco dove si trovano il bar, self-service, e i bagni, iniziano le passerelle, la cui mappa è visibile all’ingresso, che consentono una bella camminata davanti al ghiacciaio. Ampie terrazze con panchine sono ottimi punti per osservare gli enormi blocchi di ghiaccio e le altissime pareti di mille tonalità di azzurro. In un’ora circa di cammino si completano tutte le passerelle, che permettono di vedere il fronte da diverse angolature.

 

La vista è impressionante e il rumore provocato dallo stridere delle masse di ghiaccio e, a volte, da improvvise rotture, regala la sensazione di essere di fronte a un gigante vivo e sarà uno dei ricordi più emozionanti che porteremo con noi. Cena libera e pernottamento in hotel.

GIORNO 16

Volo per Buenos Aires

Prima colazione. La mattina è a disposizione per acquisti o relax.

 

Nel primo pomeriggio trasferimento in aeroporto dove salutiamo il nostro accompagnatore e c’imbarchiamo sul volo per Buenos Aires (orario soggetto a riconferma in loco).

 

Arrivo e trasferimento all’Hotel NH Lancaster 4*.

 

Pasti liberi e pernottamento.

GIORNO 17

Giornata a disposizione a Buenos Aires. In serata volo di rientro in Italia

Prima colazione in hotel. Giornata a disposizione per acquisti o visite in autonomia.

 

In serata trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo di rientro in Italia.

 

Pasti liberi. Pernottamento a bordo.

GIORNO 10

Arrivo

Arrivo a Roma.

UMBERTO SALVAGNINI

Dal 21 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020

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